
Protesi scheletrata
Scheletrato superiore con o senza palato
La protesi scheletrata è una protesi di livello inferiore rispetto alla protesi su impianti, ma è comunque una buona scelta quando vi sono delle controindicazioni all’implantologia. Lo scheletrato superiore è una scelta importante perché restituisce alla persona il sorriso, l’estetica e la masticazione, richiede scelte di progettazione importanti e tutte influiscono sul benessere della persona.
Con palato è la soluzione classica, ben sperimentata e diffusa perché questo appoggio riduce spesso possibili complicazioni come il riassorbimento osseo ed il trauma dentale.
In questa soluzione, il palato metallico dell’apparecchio è comunque piccolo rispetto ad una dentiera, non è invasivo nè ingombrante e può essere comunque ben tollerato.
​Lo scheletrato superiore senza palato ha il grandissimo vantaggio di liberare la lingua da ogni possibile costrizione ed ostacolo.

Scheletrato con ganci
Sono protesi utilizzate quando il numero o le caratteristiche degli elementi dentali non è sufficiente per creare delle strutture fisse permanenti affidabili a cui ancorarsi con degli attacchi di precisione o per motivazioni di natura economica essendo delle soluzioni meno costose rispetto quelle con attacchi di precisione. In queste protesi la ritenzione è data da ganci metallici che vanno ad abbracciare alcuni degli elementi dentali che sono rimasti in bocca che non vengono incapsulati. Anche queste protesi seppur più semplici richiedono una attenta pianificazione esecuzione e mantenimento (visite di controllo regolari).

Scheletrato inferiore
L’apparecchio inferiore è comodo e poco invasivo, viene tollerato molto bene e le persone sono solitamente soddisfatte della scelta.
Costruito con attacchi invisibili ha una estetica perfetta e lascia inalterati il gusto e la percezione dei sapori. La masticazione avviene con buona stabilità e piacere.
Nello scheletrato inferiore, per avere una buona stabilità sono necessari almeno 4 denti o più. In situazioni limite sono sufficienti anche i due canini per raggiungere un compromesso di stabilità alla masticazione.
